INCONTRI ALLA BANCA DEL TEMPO IN SEGUITO ALL'ATTIVITA' DI AUTOBIOGRAFIA
Visto che questa pagina è ancora vuota, ma noi di cose da dire e da fare o che abbiamo già fatto ne abbiamo tante, ho pensato di inserire delle riflessioni fatte a gruppi nel GENNAIO 2012, dopo il corso che alcune di noi avevano fatto utilizzando il metodo autobiografico.
Le sintesi che riporto dei 3 gruppi sono molto interessanti VI CONSIGLIO DI LEGGERLE .
Io penserei di riproporre le stesse domande anche quest'anno a settembre prima di ricominciare le attività, sia perchè ci sono persone nuove, sia perchè anche chi c'è da più tempo ha bisogno di essere rimotivato.
Le domande che avevamo posto ai gruppi sono le seguenti:
PERCHE' MI INTERESSA LA BANCA DEL TEMPO?
CHE COSA SO FARE E VOGLIO METTERE A DISPOSIZIONE?
COSA MI PIACEREBBE FARE CON LE ALTRE SOCIE/I?
DI COSA POSSO AVER BISOGNO DALLA BANCA DEL TEMPO?
1 GRUPPO
DOMENICA
22 GENNAIO 2012
INCONTRO
ALLA BANCA DEL TEMPO DI OLEGGIO
APPUNTI
DAL SOTTOGRUPPO CON: Laura
e Giuliana, Assia Fatima, Nadia, Soumia e Ilham del Marocco, Marie
Ndeye (Senegal, 12 anni) Adrienne (Congo)
PRIMA
DOMANDA:
Perché
mi interessa la Banca del tempo?
LAURA
E GIULIANA: anche noi siamo
arrivate a Oleggio da fuori e abbiamo scelto la Banca del Tempo
perché è un luogo soprattutto di donne, uno spazio per fare
amicizia. Ci piace la proposta di scambiare le nostre “competenze”
non per senso del dovere, ma per piacere.
ASSIA:
Ci vengo ogni tanto, per
conoscere persone, parlare italiano, scambiare ricette di cucina.
NADIA:
perché è un luogo
d’incontro con amiche e altre persone e culture, per ascoltare
musica.
SOUMIA:per
incontrare persone, parlare italiano, mi piace cucinare.
MARIE:mi
interessa per fare attività, dipingere, raccontare cose insieme,
cucire insieme.
FATIMA:ho
smesso di lavorare per fare bambini, ho più tempo, mi interessa
conoscere persone, festeggiare e mangiare insieme, parlare di cose di
donne.
ILHAM:mi
piace cucinare e assaggiare i cibi delle altre, conoscere e
incontrare
ADRIENNE:per
me è la prima volta, non conosco ancora la Banca del tempo.
SECONDA
DOMANDA:
Che
cosa so fare?
GIULIANA:Lavoro
con i bambini, so fare massaggi, mi piace cucinare ma ho poco tempo,
so fare cose per star bene insieme
LAURA:so
insegnare la lingua italiana, conversare in lingue straniere, mi
piace leggere per gli altri ad alta voce, soprattutto ai bambini,
facendo un po’ di animazione; non so e non mi piace cucire, vorrei
farlo in compagnia.
ASSIA
:so fare torte salate,
dolci, pane; so guidare l’auto; so ballare.
FATIMA:so
cucinare
NADIA
:so cucinare i dolci,
curare i bambini piccoli, fare conversazione arabo/italiano; so
ballare le danze egiziane
SOUMIA:so
fare la cucina tradizionale marocchina, danzare
ILHAM:so
cucinare
ADRIENNE:
so fare conversazione in
francese, cantare.
TERZA
DOMANDA:
che
cosa mi piacerebbe fare con le altre ? di cosa posso aver bisogno
dalla Banca del tempo?
Sintesi
collettiva (nello scatenamento dei bambini presenti):
farsi
aiutare a tenere i bambini
ballare,
imparare danze, scambiarsi le danze delle diverse culture
fare un
laboratorio di cucito, maglia, ricamo; cucire in compagnia
imparare
a ricamare per poi passare il tempo a casa senza annoiarsi
produrre
oggetti (dal laboratorio) e fare un mercatino dei prodotti (l’idea
piace a tutte)
imparare
a disegnare, dipingere = fare un laboratorio di espressione creativa
scambiarsi
le ricette e provarle
IDEE
VERSO LA FESTA INSIEME DELL’8 MARZO
Organizzare
laboratori di danze, di canti, di ricette tradizionali, di cucito e
ricamo, di disegno e pittura, di henné.
2 GRUPPO
LAVORO DI GRUPPO DOMENICA 22 GENNAIO
PRESENTI: Sana, Ania, Caterina, Bianca,
Aida, Lilli, Vibsen, Angela, Gisella, Gabriella, Hassania, Anna
SANA : le va bene trovarsi, soprattutto
per parlare, la madre infatti è sempre a casa da sola tutta la
settimana e non parla con nessuno, nonostante sia in Italia da 7 anni
non sa parlare italiano (Ania), non sa scrivere per cui vorrebbe solo
imparare a parlare senza scrivere.
GABRIELLA: si è appena iscritta,ha più
tempo perchè è andata in pensione, però non può allontanarsi da
casa per troppo tempo, solo per qualche ora, per cui a lei va bene
incontrarsi per camminare insieme, oppure si è offerta per cucire
anche a casa sua o per accompagnare chi ne ha bisogno.
AIDA: propone di fare dei corsi quando
ci si trova, tipo di cucito per imparare ad usare la macchina da
cucire, ma anche imparare a tagliare dei modelli, o fare delle torte
insieme che poi si possono cuocere a casa.
Quando si fanno le feste si può
chiedere aiuto agli altri e farsi cucinare dei piatti di varie
tradizioni e nazionalità così ci si stanca meno e si fanno
assaggiare altre specilità di culture diverse.
HASSANIA: dice che le donne hanno
bisogno di lavorare per cui si potrebbero realizzare dei lavori che
poi si possono vendere durante dei mercatini.
ANNA: fa notare che l'associazione può
fare dei mercatini per raccogliere offerte per l'associazione stessa,
ma non può vendere per le singole persone.
BIANCA: sta facendo tanto volontariato
a nome della Banca del tempo, sia nel mosaico delle opportunità, sia
insegnando italiano, alla Banca del Tempo chiede collaborazione per
fare dei lavori di giardinaggio in compagnia.
ANNA: si aggancia e dice che le
piacerebbe fare l'orto e quindi chiederà alla banca l'aiuto per
poterlo realizzare, oltre alla disponibilità per fare delle
camminate insieme.
HASSANIA non ha ancora iniziato il
corso di arabo ma potrebbe fare da mediazione per le donne arabe che
non sanno l'italiano perchè per loro sarebbe più facile imparare,
quindi si dichiara disponibile a organizzare un corso arabo-italiano
magari il martedì pomeriggio.
GISELLA che ha problemi di vista dice
che l'unica cosa che potrebbe fare e le piacerebbe fare sono le
camminate insieme.
VIBSEN anche lei fa la volontaria nel
mosaico a nome della BdT, ed è disponibile ad aiutare per riordinare
cassetti e armadi.Apprezza la proposta di Aida di cucinare insieme
perché rappresenta la possibilità di imparare la cucina di altri
paesi.
SANA adesso è a casa in maternità
ma lavora a San Macario, come stiratrice, e sta pensando di lasciare
il lavoro perchè è troppo lontano, scopre che ci sono altre persone
che lavorano in quella zona (Caterina e Lucia) e che qualche volta
potrebbero darle un passaggio. Inoltre si rende disponibile per
stirare.
ANIA che parla poco l'italiano e
vorrebbe impararlo ma non è scolarizzata, è disposta a fare i
mestieri di casa.
EMERGE UNA CERTA VOLONTA' DI CONTINUARE
A TROVARSI PERCHE' PER ALCUNI SONO GLI UNICI MOMENTI FUORI CASA, E'
IMPORTANTE INCONTRARSI, MA CON IL DESIDERIO DI REALIZZARE DELLE COSE
INSIEME, TIPO CUCINARE PIATTI DI ALTRE NAZIONALITA' O IMPARARE A
CUCIRE.
3 GRUPPO
INCONTRO
BANCA DEL TEMPO 22 GENNAIO 2012
(Lavoro
in gruppi)
Partecipanti
al gruppo
HABIBA,
KAWTAR, KIE, IRENE, MARIUCCIA, DAGMAR, GIANCARLA, EMANUELA, RITA
Conduttrice
VINCENZA
Appunti
MERCEDES
INTERVENTI
Habiba:
Ho
capito la spiegazione sulla banca del tempo (non
si esprime sull’iscrizione).
Adesso ho trovato lavoro a Novara, non riesco più ad andare alla
scuola di italiano e vorrei poterlo imparare il sabato pomeriggio o
la domenica (Vincenza
le fa presente che questo per ora è complicato e che anche gli
incontri delle domeniche possono essere utili per imparare
l’italiano).
Mi
piacerebbe anche imparare a cucire.
So
cucinare tutta la cucina araba (dolce, salato, cous-cous…), e anche
la cucina italiana, che ho imparato lavorando a Giulia Nova per
qualche mese come aiuto cuoca (pesce…).
Kawtar:
Mi
piace venire qui, so cucinare anch’io.
Per
le altre cose devo parlare con la mamma.
Kie:
E’
la prima volta che vengo dopo tanto tempo; rispetto all’iscrizione
ci devo pensare.
Sono
laureata al Brera di Milano, e frequento il biennio.
Sono
straniera, mi interessa parlare l’italiano, ma anche il tedesco.
So
disegnare e dipingo quadri (anche su tessuto, ma meglio sulla carta).
Insegno
giapponese ad Irene.
Irene:
Mi
piace qui, vorrei mettere a disposizione quello che posso.
Potrei
insegnare l’inglese, un po’ di giapponese; so lavorare il fimo
(materiale modellabile per creazioni …).
Mariuccia:
Mi
piace la banca del tempo. Per me è importante riempire i miei tempi
vuoti. Una volta alla settimana mi trovo con Vibsen e organizziamo
delle uscite. Ho bisogno che la banca del tempo organizzi iniziative
esterne, gite,… essere in gruppo, chiacchierare.
Dare
quello che posso.
Coraggio
donne, mettiamocela tutta e facciamo sempre di più.
Dagmar:
Mi
piace venire qui, a questi incontri.
Spesso
mi servono passaggi in macchina e di solito chiedo a Caterina.
Avrei
magari bisogno di qualcuno che ogni tanto mi aiutasse a pulire i
vetri, e ho una maglia che ho iniziato 2 anni fa e non so come
portare avanti …
Do
una mano con la grafica quando c’è bisogno.
Giancarla:
All’inizio
mi sono avvicinata alla banca del tempo per il bisogno di stare con
gli altri e con la voglia di fare qualcosa per gli altri, anche se
non sapevo fare niente di particolare.
Poi
ho acquisito delle competenze e potrei fare qualche massaggio, o
qualche lezione di Rio Abierto.
Emanuela:
Mi
piace il fatto che qui non ci sia scambio di denaro. L’aspetto del
multietnico è stata una molla importante; mi piace avvicinarmi a
culture diverse e qui vedo realizzare questa cosa realmente e non
solo a parole.
Sono
iscritta solo da un anno, ma ancora non ho mai scambiato; non oso
chiedere forse perché non sono ancora abbastanza in confidenza.
Mercedes
e Rita sottolineano il fatto che in una prima fase della
associazione momenti come quello di oggi erano molto frequenti, e
sono serviti proprio per rafforzare le relazioni e la fiducia. Ciò
ha creato le basi sia per gli scambi che per i successivi sviluppi e
attività.
Forse
è importante riprendere lo spirito, entrare di nuovo nell’ottica
di chiedere; si diventa più legati e tutto.
Mi
sono offerta per leggere per gli altri, ma anche per lavori di
maglia, cucito, uncinetto, taglio.
Mariuccia
dice che Emanuela è molto brava manualmente e che a differenza di
lei ha ancora tanta voglia di fare
Vincenza:
Sono
entrata perché volevo lavorare con le donne, in particolare con
quelle migranti, così mi sono avvicinata alla BdT.
Sono
entrata tardi, dopo essere andata in pensione e con molto tempo a
disposizione, e pur capendo lo spirito della banca del tempo ( il
fatto che il tempo che diamo indica che siamo tutti uguali, l’essere
tutti alla pari, ecc), che condivido teoricamente, mi rendo conto
che , per me, nella pratica è difficile perché non sono abituata e
non mi viene spontanea la richiesta.
Soprattutto,
mi da fastidio dovermi inventare dei bisogni. Forse ho poco da
chiedere e tanto tempo da dare. Poi, se mi si rompe il computer tendo
ad andare dal tecnico.
Mi
piace il contatto con le donne che lo frequentano, il fatto di fare
le cose insieme; la libertà e l’intelligenza di chi la gestisce.
Rita:
E’
bellissimo quando ci si trova per fare delle cose insieme. Mi piace
la banca del tempo, da sempre. In questo periodo ho poco tempo, ma so
che è temporaneo.
Ho
imparato qui che si può dire di no, e così ti senti più libero di
chiedere. Mi piace la estrema libertà.
Ogni
tanto chiedo passaggi in macchina per i miei figli.
Posso
fare la pizza.
Alla
fine si concorda su:
TROVARCI
PERCHE’ CI PIACE STARE INSIEME
COMPLETO
CON QUELLO CHE MI RICORDO (Vincenza)….
Alla
domanda “CHE COSA CI PIACEREBBE FARE CON LE ALTRE?”, ci si è
dette tutte d’accordo che:
- E ‘ bello, innanzitutto , scambiare delle idee e ragionare insieme sulle scelte dell’associazione , come si è fatto domenica.
- C’è il bisogno ed il piacere di incontrarsi per discutere, confrontarsi e dare spazio e tempo perché vengano fuori i bisogni.
- Piace molto a tutte l’idea di poter lavorare insieme: si è parlato di cucina e di cucito. Si è ricordato il lavoro delle borse o dello stencil E SI CONCORDA TUTTE CHE LAVORARE INSIEME UNISCE E DA’ LA SANSAZIONE DI UNA MAGGIORE SODDISFAZIONE PERSONALE E DA’ PIU SENSO AL TROVARSI.
Nessun commento:
Posta un commento